SLAVIA E GLI SLAVI
Dopo il termine RUS’/РУСЬ è d’obbligo affrontare l’etimologia di Slavia e Slavi, vale a dire la comunità etnica e umana nata molti secoli prima della comparsa dell’entità territoriale e politica che consideriamo “la terra madre dei russi di oggi”.
SLAVIA/СЛАВИЯ SLAVI/СЛАВЯНЕ
Secondo Erotodo e molti altri storici che l’hanno preceduto e seguito le radici degli slavi vanno ricercate molti secoli prima di Cristo. I più accreditati tra questi ricercatori fanno risalire questa popolazione all’inizio della nostra era. Più precisamente, in base a determinati rituali alcuni studiosi ritengono che gli slavi “uscirebbero” da una costola dei Veneti o Venedi . Uno di questi rituali sarebbe stato l’uso anche da parte degli Slavi di raccogliere sulla pubblica piazza in un giorno prestabilito dell’anno tutte le ragazze della comunità e di venderle e/o acquistarle come spose a cominciare da quelle più belle.
Sia vero o meno questo rito, resta il fatto che una delle versioni più accreditate del termine “SLAVI” viene proprio dal latino SCLAVES/Schiavi. Infatti all’inizio del I secolo d.C. nelle zone occupate da questa etnìa ( Illiria, il bacino della Drava e successivamente Kiev e il Dniepr ) alcune fonti storiche indicano queste popolazioni con il termine di SCLAVES.
Altre fonti sottolineano che gli uomini di queste zone erano forti e resistenti alla fatica, tanto che i Veneti e la loro capitale – Venetiae ( che in latino si coniugava al plurale, da qui le Venezie) – facevano spesso ricorso agli SLAVI/ SCLAVES/СЛАВЯНЕ per ingrossare il loro esercito e in primis per utilizzarli come rematori sulle loro navi. Naturalmente venivano impiegati come schiavi anche nelle occupazioni e mansioni di terra, soprattutto le donne.
Una diversa versione dell’etimologia del termine SLAVI viene suggerita da altri ricercatori che pongono l’accento sul termine russo SLOVO/СЛОВО сhe significa PAROLA/DISCORSO. Secondo questa interpretazione gli SLAVI/СЛАВЯНЕ erano popolazioni che parlavano la stessa lingua nelle zone che abbiamo sopra ricordato. Teoria abbastanza credibile, tanto più che l’alternanza O/A in russo è molto diffusa. Qualche studioso – etimologia nell’etimologia – ha fatto derivare l’italiano ciao/s-ciao da Slavo/Sclavus, a significare che col passare del tempo gli Slavi presenti sul territorio delle Venezie erano numerosissimi, ben considerati e in qualche modo anche culturalmente integrati. Del resto chi conosce il polacco sa che uno dei saluti più diffusi, soprattutto tra i giovani di questo paese slavo, è “Servus!” equivalente al nostro “Ciao”.
Esiste infine una terza versione, per alcuni più romantica, per altri più patriottica, in base alla quale il termine SLAVI viene da SLAVA/СЛАВА/GLORIA. Secondo questi studiosi in gran parte russi, il nome di SLAVI/СЛАВЯНЕ viene ricondotto a questa radice e sta a significare “popoli famosi, gloriosi”. Questa versione sarà pure avvolta da un alone di romanticismo e/o patriottismo, ma la storia ci tramanda che molte delle tribù slave erano composte veramente da grandi guerrieri.
Carlo Fredduzzi, Direttore dell’Istituto di Cultura e Lingua Russa di Roma.
Scrivici per ricevere più informazioni sulle nostre attività
iscriviti alla newsletter
Ricevi sulla tua email il calendario delle nostre attività culturali, l’anteprima delle news sulla lingua e la cultura russa e informazioni sui maggiori eventi culturali che riguardano la Russia.
Questo sito è protetto da reCAPTCHA. Sono applicate la Privacy Policy e i Termini di Servizio di Google.