Appuntamento interamente dedicato ad uno dei maggiori scrittori del ‘900 ed in particolari a due classici come “Cuore di cane” e “Uova fatali”, a cura di Rita Giuliani, slavista e docente universitaria.
leggi tuttoAppuntamento interamente dedicato ad uno dei maggiori scrittori del ‘900 ed in particolari a due classici come “Cuore di cane” e “Uova fatali”, a cura di Rita Giuliani, slavista e docente universitaria.
leggi tuttoLa conferenza è dedicata al tema della Roma russa all’indomani della Rivoluzione d’Ottobre: il periodo tra il 1917 e il 1922 rappresenta, infatti, un momento particolare della vita della colonia russa romana. Per le strade della Città eterna si respira aria di Russia: non si tratta solo della presenza di russi a Roma, ma della breve ‘fioritura’ di una ‘Roma russa’. In pieno centro, in un’area di pochi isolati, la Città eterna ospita un circolo russo, un comitato di soccorso per i profughi russi, due taverne russe, una sala da tè, due teatri russi, una biblioteca russa.
leggi tuttoIn occasione del 90° anniversario della morte di Majakovskij che si è celebrata il 14 Aprile abbiamo deciso di organizzare una conferenza in diretta facebook con il prof. Guido Carpi, (ordinario di letteratura russa all’Orientale di Napoli). Il prof. Carpi si è occupato a più riprese di Majakovskij e ne ha pubblicato un’antologia di poesia per la BUR.
leggi tuttoAppuntamento interamente dedicato ad un classico delle letteratura russa e mondiale: Anna Karenina. . Conferenza online a cura del prof. Marco Caratozzolo, docente associato di letteratura russa all’Univ. di Bari “Aldo Moro”.
leggi tuttoPubblichiamo il video integrale della conferenza online “Russia: storia di un impero multietnico” del prof. Giovanni Savino. La Russia, storia di un impero multietnico – così si intitola il pionieristico lavoro dello studioso svizzero Andreas Kappeler dedicato al tema della complessità nazionale e confessionale del grande paese. Il tema dell’ascesa dei nazionalismi nella tarda età imperiale russa tra Ottocento e Novecento ancora oggi è ampiamente dibattuto, non solo a livello storiografico, e rappresenta un momento importante di riflessione.
leggi tuttoPubblichiamo il video della presentazione di “Il treno zero” di Jurij Bujda, curato dalla slavista Noemi Albanese e pubblicato da Atmosphere Libri. Si tratta di un romanzo breve caratterizzato da una lingua altamente espressiva e capace di trasmettere un’ atmosfera straniante. Quando la stazione ferroviaria è in un luogo sperduto, si crea attorno a essa una piccola comunità di coloni (Ivan Ardab’ev – noto come Don Domino – Fira e Misa, Landau, Vasilij, Gusja…). Le istruzioni sono chiare: si sarebbero occupati senza porsi domande…
leggi tuttoGentili amici e colleghi,
l’età avanzata e la più che cinquantennale esperienza di russista, mi spingono a tracciare, per sommi capi, un bilancio storico della conoscenza e dell’insegnamento della lingua e letteratura russa in Italia.
Il Festival della Cultura Russa giunge alla seconda edizione dopo il fortunato esordio del 2018. L’iniziativa culturale ideata e organizzata dal nostro istituto ha lo scopo di valorizzare lo sforzo culturale di editori, slavisti, scrittori, traduttori, artisti che costantemente si occupano di Russia.
leggi tuttoAmbientato nel futuro, precisamente nell’anno 2757, è una raccolta di memorie di Palisandr Dal’berg, pronipote di Lavrentij Berija e successore al trono di Russia dopo la sua morte. Il periodo in cui si svolge il racconto è chiamato Bezvremen’e (Senzatempo), in cui governano le figure di Brežnev, Chruščev, Andropov. In una Russia insieme imperiale e sovietica, tra storia alternativa e epos moderno, un novello Enea, discolo orfanello del Cremlino, provoca con uno scherzo la morte di Stalin, viene mandato per punizione a fare il mastro di chiavi nel bordello di stato organizzato nel più celebre monastero di Mosca, partecipa a una congiura mistico-cortigiana contro Brežnev,
leggi tuttoCari amici,
siamo lieti di invitarvi alla presentazione di “Fra il rurale e l’urbano. Paesaggio e cultura popolare a Pietroburgo, 1830-1917” di E.Mari, ed. Universitalia. Se lo spirito del socialismo avrebbe puntato utopisticamente alla formazione di una cultura prodotta e fruita dal proletariato, gli sforzi precedenti avevano teso a cooptare i rappresentanti meno politicizzati e più arrendevoli delle classi illetterate per farli aderire alle proprie categorie culturali contando su una sorta di abiura dell’identità di partenza.
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